“Come potrà essere il sistema di assistenza alle persone anziane nel prossimo futuro?”. È una domanda che il sistema delle cooperative, delle case di riposo, delle aziende di servizi assistenziali si sta ponendo da prima della pandemia.
Sicuramente questi ultimi anni sono stati determinanti nella accelerazione di una progettualità integrata sul territorio. Un insieme di idee e di proposte che sono oggetto di riflessione non solo tra gli addetti al lavoro.
“Oggi la discussione deve essere ampia e coinvolgere tutto il sistema che si occupa, sul territorio, di persone anziane. Quindi, è fondamentale, costruire dei tavoli di confronto e progettualità che coinvolgano più soggetti e gli Enti Locali. È necessario definire le priorità ed arrivare a iniziative e proposte che vadano a coniugare la razionalizzazione dei servizi sul territorio (domiciliarità, assistenza, RSA, residenze per anziani, ecc…) avendo come punto centrale la persona.” Inquadra così il tema Andrea Bruno responsabile GE.S.A.C. del servizio nelle residenze per anziani.
Molti di coloro che in questi ultimi mesi sono entrati, a diverso titolo, nel dibattito pubblico sul tema, ribadiscono la necessità di mantenere la dimensione territoriale del servizio. Questo è importante per il benessere della persona anziana che rimane ancorata al proprio territorio e all’ambiente sociale in cui vive ed ha vissuto.
“Ritengo che in questa fase, drammatica per il sistema, sia necessario proporre una sperimentazione di azioni integrate sulla base di una specifica analisi dei dati.” È questa la posizione, sicuramente prudente, di Paolo Tallone, direttore di GE.S.A.C.. La fase difficile è determinata dalla successione di due drammi: la pandemia per il Covid-19 e l’aumento sconsiderato della bolletta energetica e, di conseguenza, dei costi.
“Il tavolo di analisi e di progettualità che la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo ha aperto con la Associazione provinciale delle Case di Riposo, Confcooperative e la Bottega del possibile, va proprio in questa direzione.” Aggiunge Paolo Tallone.
Sulla base di questo studio sarà possibile sperimentare delle azioni sul territorio integrando i diversi servizi già presenti e nuove esperienze di assistenza e comunità.
La sfida è quella di mantenere ed offrire un servizio attento e di qualità a fronte degli aumenti dei costi di gestione delle strutture residenziali e delle nuove esigenze dei cittadini anziani e del territorio. Le sperimentazioni potranno anche essere diverse, ma la linea da seguire deve essere unica e tale da poter offrire un servizio all’altezza delle attuali necessità.