Si chiama Katharà il nuovo progetto che mette in rete cinque RSA della Val Vermenagna e Valle Gesso. Si sono unite per offrire, e potenziare, i servizi sul territorio rivolti agli anziani, promuovendone la permanenza nel domicilio.
Rsa che promuovono la domiciliarità? Non è un concetto nuovo, ma la modalità proposta lo è.
I soggetti coinvolti
Stiamo parlando di Fondazione Famiglia Toselli di Roccavione, Cooperativa GE.S.A.C. con Residenza Don Parola di Robilante, Residenza Sacro Cuore di Vernante, Comune di Entracque con Residenza San Michele di Entracque, Fondazione Istituto Imberti Grandis di Valdieri. Attraverso un finanziamento della Fondazione CRC, queste cinque RSA si sono riunite mettendo in comune idee, competenze e progettualità.
Cosa sarà realizzato
L’idea è che le residenze diventino sempre più “Residenze di Comunità”. Luoghi aperti per accogliere esigenze del territorio e per offrire il proprio supporto con soluzioni concrete.
Nel concreto verrà realizzata la estensione dei servizi di assistenza al territorio. Ogni RSA raccoglierà i bisogni assistenziali degli abitanti over 65 anni e identificherà soluzioni con le risorse presenti.
La novità che alcune Residenze, Robilante e Roccavione in particolare, introdurranno è lo sviluppo di tecnologie per l’assistenza dell’anziano al domicilio. A Valdieri, Roccavione e Robilante sarà disponibile un servizio di Ambulatorio Infermieristico gratuito, su presentazione di impegnativa medica.
L’intervista
Ecco cosa ci dice Gabriele Gilardi, Direttore delle Residenze di Robilante e Roccavione. “La sfida è quella di sostenere l’anziano a domicilio. Per farlo mettiamo a disposizione professionalità e competenze dei nostri operatori a supporto alla domiciliarità.”
Questa è la nuova veste delle residenze che, sempre più diventeranno luoghi di cura specializzati. “L’introduzione di ausili tecnologici per facilitare la teleassistenza servirà a ridurre le distanze tra professionisti della salute e anziani. Altro elemento importante è il ruolo di tutor che i nostri professionisti potranno svolgere nei confronti dei caregiver o parenti che si prendono cura”.
E conclude: “Vogliamo essere parte attiva e da stimolo affinché queste vallate diventino luoghi di cura domiciliare e, insieme, sostenerci nel nostro sempre più delicato lavoro di operatori della salute”.
Per ulteriori informazioni e chiarimenti:
- sui servizi, lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 l’Operatore Itinerante, Nadia M. 3396415158.
- sul progetto, Animatore di Comunità, Federica B. 3338101862, federica.baldo@gesacacli.it