Cristina Barbero lavora nella segreteria di GE.S.A.C. da più di 15 anni. L’anno scorso ha interrotto il lavoro per la maternità. Quando entriamo negli uffici di via Roma, a Cuneo, la troviamo dietro il bancone alla reception.
Con lei ci parliamo a distanza. Ci siamo visti da poco, alla assemblea dei soci del 26 maggio, dove ha portato la bambina “a conoscere tutti…”
“Mi chiamo Cristina, ho quasi trentacinque anni e, da pochi mesi, sono diventata mamma di Giorgia”. Si presenta così Cristina, con il suo modo di fare mite e gentile.
“Poco dopo aver conseguito del diploma di maturità ad indirizzo aziendale, ho iniziato, con un tirocinio, il mio percorso in GE.S.A.C.”. Inizia così, nell’autunno del 2006, l’impegno di lavoro di Cristina con la nostra cooperativa.
Pochi mesi dopo, il 2 gennaio del 2007 viene assunta con un contratto di apprendistato “Questa è la mia prima ed unica esperienza lavorativa”.
Cristina ha vissuto i diversi cambiamenti della GE.S.A.C.. Soprattutto è stata testimone e protagonista della crescita degli ultimi 10-12 anni. Ha visto lo sviluppo dei servizi, il cambio di indirizzo di produzione, i traslochi di sede. I cambiamenti organizzativi li ha vissuti personalmente con l’arrivo e l’avvicendamento dei coordinatori e la diversificazione delle responsabilità.
“All’inizio della emergenza per il Covid-19, in ufficio, vivevo, ammetto, quasi con leggerezza la situazione. Dopo pochi giorni, però, mi è diventato chiaro quante difficoltà avremmo incontrato. Soprattutto essere quotidianamente a contatto con i colleghi e le colleghe che lavoravano con le strutture per anziani mi ha reso consapevole del dramma”.
Cristina comincia a parlarmi del periodo iniziale della pandemia con un senso di disagio, quasi con dispiacere. Si capisce che anche per lei è stato un periodo che ha vissuto con difficoltà. Vedendo la tragedia, che ha colpito così duramente le persone (ospiti, colleghe, utenti dei servizi, ecc.), ha avuto ben presente quello che stava accadendo.
“Tutti insieme abbiamo affrontato la situazione. Abbiamo collaborato come una vera squadra per superare i problemi che quotidianamente si presentavano. Questo ci ha reso più uniti e più forti”.
Intanto ha avuto una buona notizia. Un bambino o una bambina in arrivo (sarà femmina). Da maggio del 2021 si assenta dal lavoro per maternità. Lo racconta con un po’ di timidezza, con la consapevolezza che era giusto stare a casa, ma la tristezza di lasciare l’ufficio e le colleghe in un momento così difficile.
“Diventare mamma è una esperienza piena. Giorgia mi ha cambiato la vita. Una nuova realtà, completamente diversa”. Continua così Cristina. “Grazie alla direzione di GE.S.A.C. tra poco rientrerò a part time. Così mi è possibile conciliare la mia vita di mamma, il tempo con mia figlia, con il lavoro. Ho già trovato, vicino a dove abito, un baby parking dove potrò lasciare Giorgia per alcune ore al giorno.
Tra le altre cose, sono stata una delle prime che può usufruire del “Bonus Bebè” che la cooperativa ha istituito all’interno del proprio welfare aziendale”.
Conclude la nostra chiacchierata con una riflessione. “Sono molto contenta di rientrare al lavoro. Ho voglia di ritrovare le colleghe e i colleghi e crearmi nuovamente uno spazio in ambito lavorativo”.